Mamme aggressive, ecco perchè
Discussioni su gruppi di mamme. Mamme aggressive e frustrate… In questo articolo cercherò di riflettere insieme a te sul perché le madri oggi spesso possano apparire così, ovvero ci interrogheremo su quale significato possiamo dare a questi comportamenti. Fenomeni come l’aggressività fra madri (vedi gruppi whatsup, ma non solo) e aggressività come sfogo verso i figli, cosa ci raccontano?
Di fronte a questi fenomeni parte facilmente il giudizio, ma ti chiedo per un attimo di seguirmi sospendendolo durante questa lettura. Partiamo da cosa è utile chiedersi:
Le madri di oggi, cosa ci stanno comunicando con questi comportamenti?
Proviamo a fare chiarezza.
Amorevolezza e maternità
Amorevolezza e maternità secondo Marina Cvetaeva quasi si escludono a vicenda, la poetessa ci parla della maternità in questi termini: la vera maternità è coraggio virile.
Di coraggio ne parla anche Dorignac con i suoi disegni scultorei sulle donne, di cui ti ho parlato qui.
Ma, c’è un ma… Proviamo a pensare a cosa può mancare oggi all’essere madre, qualcosa che forse non ha a che fare né con il coraggio, né con l’essere virili. Proviamo a fare un elenco di mancanze:
- mancanza di cura
- mancanza di attenzione per se stesse e per i propri reali bisogni
- mancanza o scarsa soddisfazione nel lavoro
Questi sono solo alcuni aspetti che portano ad aggressività e frustrazione di tante madri, ma anche di padri, mi viene da aggiungere.
Il tessuto sociale e il senso di cura
Quindi: cosa significa oggi essere madri, al di là ed oltre alla narrazione che opprime le difficoltà e la fatica legata al materno? Perché sembra sempre più evidente il fenomeno delle mamme frustrate e aggressive?
Indubbiamente un contesto sociale poco supportivo che tende all’isolamento. In altri termini uno scarso sostegno sociale.
Ponendo attenzione all’aggressività potremmo dire che alla base di tanta aggressività fra mamme (vedi polemiche e attacchi nei gruppi whatsup, ma non solo), potrebbe esserci un concetto errato di cura. Come se la cura spesso fosse vista e narrata come solo materna e, soprattutto, come se ci fosse un solo modo di essere cura. Ovvero prendersi cura dei figli perché ci spetta, è nella nostra natura e non c’è spazio alla stanchezza e alla lamentela. Spesso se ti lamenti (e in quel lamento potrebbe esserci proprio una richiesta di aiuto), sei egoista e snaturata.
Quindi è come se prendersi cura fosse un atto dovuto solo verso l’esterno: gli altri. Guai prendersi cura per sé, ammesso che non si voglia essere chiamate egoiste, appunto. Mamme snaturate che se la sono cercata e adesso hanno anche il coraggio di lamentarsi.
Ci avevi mai pensato?
Bene, adesso respira e chiediti:
cos’è cura per me?
Perché è qui che risiede la frustrazione che si manifesta con l’aggressività.
Allora mi chiedo, e ti chiedo: è possibile realizzarsi e prendersi cura di sé essendo anche madri?
Credo di si, prendendosi cura della propria anima creativa (che non risiede solo nel generare figli e accudirli), ma nell’essere genitori insieme. Ovvero spostando il focus e considerando la maternità come un sistema e non come un unico binario in cui si viene lasciate sole.
Lo so, difficile a farsi, ma il primo passo è rifletterci, per agire poi più consapevolmente.
Esercizio Journaling
Si parla spesso di definizione di successo, ma… Essere madri cosa significa davvero?
Prova a scrivere la tua definizione.
Qui ti lascio la mia:
Essere mamma significa misurarmi con la bambina che sono stata. Cogliere e distinguere quelle emozioni, tante emozioni, riflettere sulle loro sfumature.
Essere mamma significa misurarmi con quelle mie frustrazioni che spesso proietto su mia figlia. Essere mamma significa riscoprire il significato della cura, ridefinire cosa significa cura per me, e quindi trovare la mia definizione di maternità e cura.
Per me cura è relazione, con me e con l’altro da me, come una danza fra mondo interno ed esterno.
Essere madre è scoprire nuove dimensioni, trovare nuovi equilibri, antiche e nuove frustrazioni.
Essere mamma significa ridefinire la coppia, un po’ perderla, un po’ ritrovarla, trovare punti d’incontro tra egoismi e cura di sé, patriarcato (anche insinuato dentro di me, in modo inconsapevole) e condivisione dei compiti, amore e odio, paura e felicità.
Essere madre significa anche essere stata figlia, essere adesso di fronte a nuove sfide che mi mettono continuamente in discussione.
Voglio ricordarmi che ce la sto mettendo tutta, che non sono sola e che non spetta tutto a me.
Adesso tocca a te: Cosa significa essere madre per te? Cos’è per te la cura?
Prima che tu vada...
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