Cos’è la parola dell’anno?
Sicuramente avrai sentito già parlare sul web della parola dell’anno. Una parola-mantra che ti può accompagnare tutto l’anno ed essere d’ispirazione, sostegno, riflessione nel tuo lavoro e nella tua vita privata.
La madre della parola dell’anno è Susannah Conway e puoi trovare il suo corso gratuito in lingua inglese qui . Ho seguito il suo corso più volte in questi anni e, se conosci l’inglese, ti consiglio di provarlo anche tu. Se non lo conosci, oppure, se desideri provare un altro metodo, in questo freebie troverai qualche semplice spunto per cercarla e, soprattutto, per portatela dietro durante tutto l’anno.

Tre step importanti per trovare la tua parola dell’anno come mantra…
Per trovare la parola dell’anno per me sono fondamentali 3 step che penso possano esserti di aiuto per connetterti in modo autentico con te stessa in questo viaggio di ricerca.
Onestà
Per essere onesta con te stessa, nel freebie ti chiedo di svolgere un esercizio sullo scrivere una lettera al 2022 con onestà, senza “avercela con lui”.
Gratitudine
Praticare la gratitudine per trovare la parola dell’anno per me è importantissimo perché aiuta a mettere un filtro di onestà e connessione profonda con sé stessi, lasciar decantare i propri desideri, partendo prima da ciò che di bello c’è nella tua vita. Osservare con occhi positivi, prima di fissarsi su desideri in modo “capriccioso” e poco connesso con i propri reali bisogni. Se hai difficoltà a entrare in connessione con la gratitudine ti consiglio il mio corso gratuito Gratitudine for Dummies.
Bisogni
Infine i bisogni, quelli importanti e fondamentali per essere in ascolto di noi stesse.

Quando trovare la tua parola mantra
In questo approfondimento però vorrei parlarti proprio di quando e come trovare la parola mantra dell’anno. A volte è vero, come ho letto e sentito dire da alcune professioniste, che è lei che ti trova. Arriva e via, sai che è proprio lei. Non sempre è così, però, anzi, specialmente all’inizio, se non l’hai mai trovata la tua parola può tardare ad arrivare oppure puoi commettere l’errore di trovarla in modo frettoloso ed, ergo, davvero poco sentito.
Come ti dicevo, pratico la ricerca della parola mantra da qualche anno, ed ho cercato di sperimentare e fare miei, alcuni esercizi per trovarla, ma, soprattutto per praticarla. Sottolineo praticarla perché, converrai con me che non ha molto senso trovarla senza praticarla, soprattutto perché perde di utilità. Trovare la parola per poi dimenticarsela non serve a molto, diciamocelo.
Nel mio freebie insisto su questo punto lasciandoti alcuni spunti sia di azioni concrete che creativi di journaling per non perdere connessione con la tua parola una volta trovata.
Ma c’è un ma, anzi, un altro ma: quando ha senso trovarla? Si chiama parola dell’anno e viene da sé pensare che vada trovata verso la fine dell’anno per poi portarla dietro tutto l’anno. In verità la tua parola può non avere una scadenza e, se la praticherai qualche anno ti renderai conto che le parole piano piano si trasformano in un continuum di bisogni, sogni, desideri, della tua vita.
Per esempio lo scorso anno la mia parola si è trasformata da cammino a una vera e propria frase mantra: in cammino con fiducia. Ci possono essere parole che hanno bisogno di altre parole di sostegno per essere più corpose, più chiare, per subire delle trasformazioni necessarie.
La mia parola di quest’anno è meraviglia e la trovo molto legata alla trasformazione che ho vissuto nell’anno precedente.
Ciò per dire che non c’è una data di scadenza alla tua parola, il che significa che puoi usarla e trasformarla e, perché no, partire da quella dell’anno precedente per fare riflessioni e nuove scoperte su quella che ti sta accompagnando quest’anno.
Infine puoi decidere tu quando inizia il tuo “anno”, ovvero quando è il momento per trovarla. L’importante è collocarla in un periodo per te significativo. Alcuni esempi? Il tuo compleanno, settembre (per me per certi versi è il vero inizio dell’anno), una festività per te significativa, ecc…
Non banalizziamo, ascoltiamo
Chiudo questo approfondimento della parola dicendoti di non banalizzare la parola che ti accompagna. Onorala, ascoltala, scrivi su di lei, chiediti se, appunto, questo mese è ancora lei la tua parola. Cerca di fare il check mensile. Amplificala, trova oggetti che te la ricordano, libri che la contengano, immagini che la popolano.
Ecco alcune domande stimolo per il tuo diario:
Ho pensato spesso alla mia parola dell’anno questo mese? A cosa mi è servito? Questa parola, cosa mi sta insegnando su me stessa?
Come posso portare (la parola) nella mia vita concretamente?
E’ ancora la mia parola? E’ cambiata?
Crea un collage in suo onore.
Di che colore è la tua parola?
Che odore, sapore ha?
Se fosse una persona come sarebbe? Prova a descriverla.
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