Come praticare la gratitudine con gioia a modo tuo

Gratitudine significa avere, sentire, partire dal riconoscimento e dall’amore per le cose che già sono presenti nella nostra vita.
In estrema sintesi: essere riconoscenti e presenti. Ciò non significa non desiderare o non avere obiettivi, ma essere consapevoli.
Per la mia rubrica Il mio collage a colori di Sogno solo a Colori apro l’articolo con questa frase, ti piace?
Prima di aprirmi al concetto di gratitudine, che vedevo imperare nel web, ho avuto qualche resistenza. Ho spesso pensato che fosse una roba newage che faceva poco per me, di cui sentivo scarso trasporto, insomma. Ho pensato però di mettermi in discussione e, per prove ed errori ho iniziato a fare esercizi di scrittura (come il diario della gratitudine) che inizialmente non mi prendevano in alcun modo. Il viaggio verso la scoperta della gratitudine lo devo a Silvia Lanfranchi, che dando spunti su alternative al diario e parlando di gratitudine anche in senso lato, mi ha permesso di scoprire due cose interessanti:
Così ho trovato il mio… E solo dopo il classico diario della gratitudine ha iniziato a funzionare.
La gratitudine per me passa prima di tutto dal mettersi in ascolto, ovvero sentire il proprio corpo. Per farlo puoi scegliere vari modi, fra cui la meditazione, se già la pratichi, ma anche una semplice passeggiata consapevole, ovvero passeggiare con calma, sentendo i propri passi, se puoi in un parco, in un bosco, se non puoi anche in città, ma osservando con attenzione e “occhi nuovi” ciò che ti circonda.
Te ne parlo in modo più approfondito in questo video
Tu in che modo pratici la gratitudine?
Se cerchi uno spazio sicuro per ispirarti ma allo stesso tempo un modo concreto di vivere la creatività per scambiare opinioni, avere una guida, un supporto, per allenarti con costanza…
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